1940 Fantasia

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  • Questo topic ha 0 risposte, 1 partecipante ed è stato aggiornato l'ultima volta 04/09/2018 at 21:33 da G&G Aurora.
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    G&G Aurora
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      Anno: 1940
      Durata: 125 min (versione originale) 117 min (versione tagliata)
      Rapporto: 1.37:1
      Genere: animazione, fantastico, drammatico, musicale
      Soggetto: Joe Grant, Dick Huemer
      Produttore: Walt Disney
      Casa di produzione: Walt Disney Productions
      Distribuzione (Italia): RKO Radio Pictures
      Fotografia: James Wong Howe

      Artisti e Personaggi
      Leopold Stokowski: se stesso
      Deems Taylor: se stesso
      Paul J. Smith: violinista
      Jimmy MacDonald: percussionista

      Doppiatori originali
      Corey Burton: Deems Taylor (versione 2000)
      Walt Disney: Topolino
      Julietta Novis: solista “Ave Maria”

      Doppiatori italiani
      Doppiaggio originale (1946)
      José Oliveira: Deems Taylor

      Primo ridoppiaggio (1973)
      Pino Colizzi: Deems Taylor
      Sergio Fiorentini: Leopold Stokowski
      Vittorio Stagni: Topolino

      Secondo ridoppiaggio (1986)
      Germano Longo: Deems Taylor
      Claudio Trionfi: Topolino

      Terzo ridoppiaggio (2010)
      Saverio Indrio: Deems Taylor

      Fantasia è un film d’animazione del 1940 diretto da registi vari, prodotto da Walt Disney e distribuito dalla Walt Disney Productions. Con la direzione di storia di Joe Grant e Dick Huemer, e la supervisione di produzione di Ben Sharpsteen, è il terzo Classico Disney. Il film è composto da otto segmenti animati impostati su pezzi di musica classica diretti da Leopold Stokowski, sette dei quali sono eseguiti dall’Orchestra di Filadelfia. Il critico musicale e compositore Deems Taylor agisce come “maestro di cerimonie”, introducendo ogni segmento in scene live action interstiziali.
      Come il primo Classico Disney Biancaneve e i sette nani, anche Fantasia venne ritenuto un film che non avrebbe fatto successo e portato l’azienda al fallimento. A differenza però di Biancaneve, Fantasia fu effettivamente un insuccesso durante la prima distribuzione nelle sale statunitensi. Il film non poté essere esportato in Europa e fece quasi fallire l’azienda, che però recuperò un anno dopo con il quarto Classico Disney, Dumbo – L’elefante volante.
      Disney ebbe l’idea di realizzare il film mentre si avvicinava il completamento dei lavori de L’apprendista stregone, un cortometraggio delle Sinfonie allegre concepito come un ritorno di Topolino, la cui popolarità era declinata. Poiché i costi di produzione erano cresciuti, superando il possibile guadagno, Disney decise di includere il corto in un lungometraggio con altri segmenti impostati su pezzi classici. La colonna sonora venne registrata usando un processo multicanale e riprodotta in Fantasound, un innovativo sistema di riproduzione del suono che rese Fantasia il primo film commerciale proiettato in stereofonia.
      Fantasia debuttò in un numero limitato di sale in tredici città degli Stati Uniti a partire dal 13 novembre 1940. Ricevette reazioni critiche contrastanti, e non fu in grado di realizzare un profitto. Fu dovuto in parte alla seconda guerra mondiale, che tagliava fuori il redditizio mercato europeo, ma anche agli elevati costi di produzione del film, alle spese di affitto dei cinema e all’installazione delle attrezzature Fantasound per le proiezioni limitate. Inoltre parte del pubblico si allontanò dalla Disney improvvisamente diventata “colta”, preferendo le animazioni standard. La pellicola venne riproposta più volte con video e audio eliminati, modificati o restaurati in ogni versione. A oggi, Fantasia ha incassato 76,4 milioni di dollari di entrate nazionali ed è il ventiduesimo maggior incasso cinematografico di tutti i tempi negli Stati Uniti al netto dell’inflazione. Il nipote di Walt, Roy E. Disney, co-produsse un sequel uscito nel 1999 dal titolo Fantasia 2000.

      Incassi
      Fantasia incassò più di 300.000 dollari nelle prime sedici settimane a New York, più di 20.000 nelle prime cinque settimane a San Francisco e quasi la stessa quantità nelle prime dieci settimane sia a Los Angeles che a Boston. I primi undici spettacoli incassarono un totale di 1,3 milioni all’aprile 1941, ma gli 85.000 dollari dei costi di produzione e l’installazione di un’unica configurazione Fantasound, insieme alla locazione dei teatri, costrinsero i Disney a superare i loro limiti di prestito. L’inizio della seconda guerra mondiale terminò i piani per una potenziale distribuzione in Europa, che costituiva più del quarantacinque percento del reddito dello studio. Fino a 88 spettacoli vennero proiettati in cinque anni, ma le richieste in tempo di guerra per le apparecchiature limitarono il numero di stampe in Fantasound a sedici. Tutte le installazioni tranne una vennero smontate e donate allo sforzo bellico. Dopo l’acquisizione dei diritti di distribuzione del film nell’aprile 1941, la RKO continuò la politica di prenotazione degli spettacoli, ma presentò il film in mono, essendo più facile da esporre. Gli incassi combinati di ogni spettacolo furono di circa 325 000 dollari, che portarono Fantasia ad una perdita ancora maggiore di Pinocchio.
      Fantasia cominciò a realizzare un profitto dal suo budget di 2.280.000 dollari dopo il suo ritorno al cinema il 17 dicembre 1969

      Episodi
      Toccata e fuga in Re minore
      Lo schiaccianoci
      L’apprendista stregone
      La sagra della primavera
      Intervallo/Incontra la Colonna Sonora
      Sinfonia n.6 (“Pastorale”)
      Danza delle ore
      Una notte sul Monte Calvo e Ave Maria

      Toccata e fuga in Re minore
      Musica: Toccata e fuga in Re minore, BWV 565 di Johann Sebastian Bach
      Regista: Samuel Armstrong
      Storia: Lee Blair, Elmer Plummer, e Phil Dike
      Direttore artistico: Robert Cormack
      Sfondi: Joe Stahley, John Hench, e Nino Carbe
      Sviluppo visivo: Oskar Fischinger
      Animazione: Cy Young, Art Palmer, Daniel MacManus, George Rowley, Edwin Aardal, Joshua
      Meador, e Cornett Wood

      Lo schiaccianoci
      Musica: Lo schiaccianoci Op. 71a di Pëtr Il’ič Čajkovskij
      Regista: Samuel Armstrong
      Storia: Sylvia Moberly-Holland, Norman Wright, Albert Heath, Bianca Majolie e Graham Heid
      Sviluppo dei personaggi: John Walbridge, Elmer Plummer ed Ethel Kulsar
      Direttori artistici: Robert Cormack, Al Zinnen, Curtiss D. Perkins, Arthur Byram e Bruce
      Bushman
      Sfondi: John Hench, Ethel Kulsar e Nino Carbe
      Animazione: Art Babbitt, Les Clark, Don Lusk, Cy Young e Robert Stokes
      Coreografia: Jules Engel

      L’apprendista stregone
      Musica: L’apprendista stregone di Paul Dukas
      Eseguita dall’orchestra sinfonica di Los Angeles diretta da Stokowski.
      Regista: James Algar
      Storia: Perce Pearce e Carl Fallberg
      Direttori artistici: Tom Codrick, Charles Phillipi e Zack Schwartz
      Sfondi: Claude Coats, Stan Spohn, Albert Dempster ed Eric Hansen
      Supervisori all’animazione: Fred Moore e Vladimir Tytla
      Animazione: Les Clark, Riley Thompson, Marvin Woodward, Preston Blair
      Edward Love, Ugo D’Orsi, George Rowley e Cornett Wood

      La sagra della primavera
      Musica: La sagra della primavera di Igor Stravinsky
      Regista: Bill Roberts e Paul Satterfield
      Storia e ricerca: William Martin, Leo Thiele, Robert Sterner e John Fraser McLeish
      Direttori artistici: McLaren Stewart, Dick Kelsey e John Hubley
      Sfondi: Ed Starr, Brice Mack ed Edward Levitt
      Supervisori all’animazione: Wolfgang Reitherman e Joshua Meador
      Animazione: Philip Duncan, John McManus, Paul Busch, Art Palmer, Don Tobin, Edwin Aardal e
      Paul B. Kossoff
      Effetti speciali: Gail Papineau e Leonard Pickley
      Intermezzo/Meet the Soundtrack
      Narratore: Deems Taylor
      Registi: Ben Sharpsteen e David D. Hand
      Animazione: Joshua Meador, Art Palmer, Harry Hamsell e George Rowley

      Pastorale sinfonica
      Musica: Pastorale Sinfonica in Fa maggiore, Op. 68 “Pastorale” di Ludwig van Beethoven
      Registi: Hamilton Luske, Jim Handley e Ford Beebe
      Storia: Otto Englander, Webb Smith, Erdman Penner, Joseph Sabo, Bill Peet e George
      Stallings
      Sviluppo dei personaggi: James Bodrero, John P. Miller Lorna S. Soderstrom
      Direttori artistici: Hugh Hennesy, Ken Anderson, J. Gordon Legg, Herbert Ryman, Yale
      Gracey, e Lance Nolley
      Sfondi: Claude Coats, Ray Huffine, W. Richard Anthony, Arthur Riley, Gerald Nevius e Roy
      Forkum
      Supervisori all’animazione: Fred Moore, Ward Kimball, Eric Larson, Art Babbitt, Oliver M.
      Johnston, Jr. e Don Towsley
      Animazione: Berny Wolf, Jack Campbell, Jack Bradbury, James Moore, Milt Neil, Bill Justice, John Elliotte
      Walt Kelly, Don Lusk, Lynn Karp, Murray McClellan, Robert W. Youngquist e Harry Hamsel

      Danza delle ore
      Musica: Danza delle ore dall’opera La Gioconda di Amilcare Ponchielli
      Registi: T. Hee e Norm Ferguson
      Sviluppo dei personaggi: Martin Provensen, James Bodrero, Duke Russell ed Earl Hurd
      Direttori artistici: Kendall O’Connor, Harold Doughty ed Ernest Nordli
      Sfondi: Albert Dempster e Charles Conner
      Supervisori all’animazione: Norm Ferguson
      Animazione: John Lounsbery, Howard Swift, Preston Blair, Hugh Fraser, Harvey Toombs, Norman Tate
      Hicks Lokey, Art Elliott, Grant Simmons, Ray Patterson e Franklin Grundeen

      Una notte sul Monte Calvo e Ave Maria
      Musiche: Una notte sul Monte Calvo di Modest Mussorgsky e Ave Maria, Op. 52 No. 6 di Franz Schubert
      Regista: Wilfred Jackson
      Storia: Campbell Grant, Arthur Heinemann, e Phil Dike
      Direttori artistici: Kay Nielsen, Terrell Stapp, Charles Payzant e Thor Putnam
      Sfondi: Merle Cox, Ray Lockrem, Robert Storms, e W. Richard Anthony
      Direttore del coro: Charles Henderson
      Solo lirico: Julietta Novis
      Supervisore all’animazione: Vladimir Tytla
      Animazione: John McManus, William N. Shull, Robert W. Carlson, Jr., Lester Novros, e Don Patterson
      Speciali effetti animati: Joshua Meador, Miles E. Pike, John F. Reed, e Daniel MacManus
      Effetti speciali: Gail Papineau e Leonard Pickley

      Premi
      NBR Award 1940: Migliori dieci film
      New York Film Critics Circle Awards 1940: Special Award a Walt Disney
      Oscar alla carriera 1942 a Leopold Stokowski (e suoi associati)
      Oscar alla carriera 1942 a Walt Disney, William E. Garity, J.N.A. Hawkins (RCA Manufacturing Co.)

      Data di uscita
      Le date di uscita internazionali sono state:
      21 luglio 1941 nel Regno Unito
      21 agosto in Australia
      11 settembre in Uruguay
      25 dicembre in Messico (Fantasía)
      6 gennaio 1942 negli USA
      16 marzo in Portogallo
      10 aprile in Grecia
      7 ottobre in Svezia
      28 febbraio 1946 in Islanda
      23 marzo in Spagna (Fantasía)
      12 aprile in Italia
      1º maggio in Canada
      1º novembre in Francia
      15 dicembre in Belgio e Paesi Bassi
      17 dicembre in Cecoslovacchia
      16 ottobre 1947 a Hong Kong
      31 ottobre 1948 in Norvegia
      25 dicembre in Bulgaria, URSS e Svizzera
      31 luglio 1949 in Jugoslavia
      4 novembre in Finlandia
      7 agosto 1950 in Polonia (Fantazja)
      12 gennaio 1951 in Austria
      2 aprile in Danimarca
      10 ottobre 1952 in Germania Ovest
      23 febbraio 1953 nelle Filippine
      13 giugno in Thailandia
      25 dicembre in India
      15 agosto 1954 in Turchia
      23 settembre 1955 in Giappone (Fantajia)
      3 ottobre in Corea del Sud
      31 luglio 1959 a Malta
      29 giugno 1961 in Nuova Zelanda e Sudafrica
      25 dicembre 1967 in Libano
      16 marzo 1974 in Iran e Marocco
      26 marzo in Egitto
      17 giugno in Indonesia, Qatar e Singapore
      26 aprile 1985 in Sri Lanka
      4 giugno 1986 in Kuwait

      Fantasia è un film d’animazione del 1940 diretto da registi vari, prodotto da Walt Disney e distribuito dalla Walt Disney Productions. Con la direzione di storia di Joe Grant e Dick Huemer, e la supervisione di produzione di Ben Sharpsteen, è il terzo Classico Disney. Il film è composto da otto segmenti animati impostati su pezzi di musica classica diretti da Leopold Stokowski, sette dei quali sono eseguiti dall’Orchestra di Filadelfia. Il critico musicale e compositore Deems Taylor agisce come “maestro di cerimonie”, introducendo ogni segmento in scene live action interstiziali.
      Come il primo Classico Disney Biancaneve e i sette nani, anche Fantasia venne ritenuto un film che non avrebbe fatto successo e portato l’azienda al fallimento. A differenza però di Biancaneve, Fantasia fu effettivamente un insuccesso durante la prima distribuzione nelle sale statunitensi. Il film non poté essere esportato in Europa e fece quasi fallire l’azienda, che però recuperò un anno dopo con il quarto Classico Disney, Dumbo – L’elefante volante.
      Disney ebbe l’idea di realizzare il film mentre si avvicinava il completamento dei lavori de L’apprendista stregone, un cortometraggio delle Sinfonie allegre concepito come un ritorno di Topolino, la cui popolarità era declinata. Poiché i costi di produzione erano cresciuti, superando il possibile guadagno, Disney decise di includere il corto in un lungometraggio con altri segmenti impostati su pezzi classici. La colonna sonora venne registrata usando un processo multicanale e riprodotta in Fantasound, un innovativo sistema di riproduzione del suono che rese Fantasia il primo film commerciale proiettato in stereofonia.
      Fantasia debuttò in un numero limitato di sale in tredici città degli Stati Uniti a partire dal 13 novembre 1940. Ricevette reazioni critiche contrastanti, e non fu in grado di realizzare un profitto. Fu dovuto in parte alla seconda guerra mondiale, che tagliava fuori il redditizio mercato europeo, ma anche agli elevati costi di produzione del film, alle spese di affitto dei cinema e all’installazione delle attrezzature Fantasound per le proiezioni limitate. Inoltre parte del pubblico si allontanò dalla Disney improvvisamente diventata “colta”, preferendo le animazioni standard. La pellicola venne riproposta più volte con video e audio eliminati, modificati o restaurati in ogni versione. A oggi, Fantasia ha incassato 76,4 milioni di dollari di entrate nazionali ed è il ventiduesimo maggior incasso cinematografico di tutti i tempi negli Stati Uniti al netto dell’inflazione. Il nipote di Walt, Roy E. Disney, co-produsse un sequel uscito nel 1999 dal titolo Fantasia 2000.

      Controversie
      Alla fine del 1960, quattro brevi scene de La Pastorale vennero rimosse poiché raffiguravano due personaggi in modo razzialmente stereotipato. Una centauretta nera di nome Sunflower veniva raffigurata lucidare gli zoccoli di una centauretta bianca, e un’altra di nome Otika appariva brevemente durante le scene del corteo con Bacco e dai suoi seguaci.
      Secondo l’archivista Disney David Smith, la sequenza andò in onda in televisione integralmente nel 1966 prima che il film venisse modificato per la riedizione del 1969. John Carnochan, il redattore responsabile del cambiamento per la pubblicazione in VHS nel 1991, ha dichiarato: “Per me è un po’ spaventoso che questi stereotipi fossero anche solo stati inseriti”. Il critico cinematografico Roger Ebert ha così commentato la modifica: “Mentre il film originale dovrebbe, ovviamente, essere conservato per scopi storici, non è necessario che la versione generale perpetri stereotipi razzisti in un film progettato principalmente per i bambini”. Le modifiche sono state mantenute in tutte le riedizioni cinematografiche successive e in tutte le edizioni home video.
      Nel maggio 1992, la Philadelphia Orchestra Association intentò una causa contro la Walt Disney Company e la Buena Vista Home video. L’orchestra sostenne che, come co-creatore di Fantasia, il gruppo aveva diritto alla metà della cifra stimata di 120 milioni di dollari di profitti derivanti dalle vendite di VHS e laser disc. L’orchestra abbandonò il caso nel 1994, quando le due parti raggiunsero un accordo riservato fuori dal tribunale. L’editore di musica britannico Boosey & Hawkes intentò un’ulteriore causa nel 1993, sostenendo che la Disney non aveva i diritti di distribuzione in home video de La sagra della primavera nel 1991, perché il permesso concesso a Disney da Stravinsky nel 1940 era solo nel contesto di un film da proiettare nelle sale. La corte distrettuale degli Stati Uniti sostenne il caso Boosey & Hawkes nel 1996, ma la Second Circuit Court of Appeals annullò la sentenza del 1998, affermando che la “licenza originale per i diritti di immagini in movimento si estende alla distribuzione in formato home video”.

      Fantasound
      I fratelli Disney contattarono David Sarnoff della RCA riguardo alla fabbricazione di un nuovo sistema che avrebbe dovuto “creare l’illusione che la vera orchestra sinfonica stesse suonando nella sala”. Sarnoff in un primo momento fece marcia indietro a causa di motivi finanziari, ma nel luglio 1939 accettò di produrre l’attrezzatura finché i Disney avrebbero potuto coprire il costo stimato di 200.000 dollari. Anche se non sapevano esattamente come raggiungere il loro obiettivo, gli ingegneri della Disney e della RCA studiarono molte idee ed effettuarono prove con varie configurazioni delle attrezzature. La collaborazione portò allo sviluppo di Fantasound, un innovativo sistema audio stereofonico surround che innovò alcuni processi ampiamente usati oggi, tra cui la registrazione multitraccia simultanea, l’overdubbing e la riduzione del rumore.
      Il Fantasound occupò due proiettori in esecuzione allo stesso tempo. Mentre uno conteneva il film con una colonna sonora mono a scopo di backup, l’altro riproduceva una pellicola sonora che mescolava gli otto brani registrati presso l’Academy facendoli diventare quattro. Tre di essi contenevano l’audio per gli altoparlanti a sinistra, al centro e a destra del palco, mentre il quarto diventò una traccia di controllo con toni di ampiezza e frequenza che portava l’amplificatore controllato in tensione a regolare il volume delle tre tracce audio. Inoltre c’erano tre altoparlanti posti a sinistra, destra e al centro della sala, che derivavano dai canali sinistro e destro del palco e che fungevano da canali surround. Poiché la registrazione originale venne catturata quasi a modulazione del picco per aumentare il rapporto segnale/rumore, la traccia di controllo venne utilizzata per ripristinare le dinamiche dove Stokowski pensava che avrebbero dovuto essere. Per questo, venne costruito un dispositivo di regolazione per controllare i livelli di ciascuna delle tre tracce audio attraverso gli amplificatori.
      L’illusione del suono che viaggia attraverso gli altoparlanti fu ottenuta con un dispositivo chiamato “pan pot”, che dirigeva il movimento predeterminato di ciascun canale audio con la traccia di controllo. La miscelazione della colonna sonora richiese sei persone che operassero i vari pan pots in tempo reale, mentre Stokowski dirigeva ogni cambiamento di livello segnato sulla sua partitura musicale. Per monitorare i livelli di registrazione alle frequenze più basse, Disney ordinò otto a otto oscillatori tricolori dalla neo-costituita Hewlett-Packard, predecessori dei VU meter utilizzati oggi. Tra le singole riprese, stampe e riesecuzioni, circa tre milioni di metri di pellicola sonora venne utilizzata per la produzione di Fantasia. Quasi un quinto del budget del film venne speso per le sue tecniche di registrazione.

      Trama
      [spoiler]Fantasia si apre con scene live-action dei membri di un’orchestra che raccolgono e mettono a punto i loro strumenti. Il Master of Ceremonies Deems Taylor entra in scena e introduce il programma:
      Toccata e fuga in Re minore di Johann Sebastian Bach. Riprese live action dell’orchestra illuminata di blu e oro, sostenuta da ombre sovrapposte, si dissolvono in disegni astratti. Linee animate, figure e formazioni nuvolose riflettono il suono e il ritmo della musica.
      Lo schiaccianoci di Pëtr Il’ic Cajkovskij. Selezioni dal balletto di Cajkovskij sottolineano scene raffiguranti l’alternarsi delle stagioni: estate, autunno e inverno. Vengono presentate una varietà di danze con fate, funghi, pesci, fiori e foglie, tra cui Danza della Fata Confetto, rappresentato con delle fatine alle prese con i fiori, Danza cinese, con dei funghetti che ballano, Danza degli zufoli con delle ninfee capovolte, Danza araba con dei pesciolini somiglianti a Cleo, pesciolina del coevo classico Disney Pinocchio, Danza russa, con dei cardi e viole del pensiero danzanti e Valzer dei fiori, con le fatine dell’autunno e dell’inverno.
      L’apprendista stregone di Paul Dukas, basato sull’omonima ballata del 1797 scritta da Goethe. Topolino, il giovane apprendista del potente stregone Yen Sid, prova alcuni dei trucchi magici del suo maestro, ma non sa come controllarli.
      La sagra della primavera di Igor Stravinskij. Una storia visiva delle origini della Terra è raffigurata su sezioni selezionate del balletto. La sequenza prosegue dalla formazione del pianeta verso le prime creature viventi, seguite dal regno e l’estinzione dei dinosauri.[6]
      Intervallo/Incontra la Colonna Sonora. I musicisti dell’orchestra si allontanano e viene mostrato il cartello del titolo. Dopo la pausa vi è una breve jam session di musica jazz guidata da un clarinettista mentre i membri dell’orchestra ritornano. Quindi viene presentata una dimostrazione umoristicamente stilizzata di come il suono viene reso in un film. Una colonna sonora animata “personificata”, inizialmente una linea retta bianca, si trasforma in forme e colori diversi in base ai suoni riprodotti.
      Sinfonia n. 6 “Pastorale” di Ludwig Van Beethoven. Un mitico mondo dell’antica Grecia con Pegaso, cupidi, centauri, fauni e altre figure della mitologia classica viene rappresentato sulla musica di Beethoven. Un incontro per una festa in onore di Bacco, il dio del vino, viene interrotto da Zeus che crea un temporale e lancia fulmini ai partecipanti.
      Danza delle ore di Amilcare Ponchielli. Un balletto comico in quattro sezioni: Madame Upanova e i suoi struzzi (mattino); Giacinta l’ippopotamo e le sue servitrici (pomeriggio); Elephanchine e la sua compagnia di elefantesse che soffiano bolle di sapone (sera); Ben Ali Gator e il suo gruppo di alligatori (notte). Il finale mostra tutti i personaggi che ballano insieme finché il loro palazzo non crolla.
      Una notte sul Monte Calvo di Modest Petrovic Musorgskij e Ave Maria di Franz Schubert. A mezzanotte il malvagio demone Chernabog richiama gli spiriti maligni e le anime inquiete dalle loro tombe. Gli spiriti danzano e volano in aria finché il suono di una campana li riporta indietro, mentre la notte fa posto all’alba. Si sente un coro cantare l’Ave Maria mentre una fila di monaci con le torce accese cammina attraverso una foresta e nelle rovine di una cattedrale.[/spoiler]

      Trama

      Spoiler:
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